La scuola dell’innovazione

Gli esperimenti sono accuratamente progettati, osservati, registrati, e analizzati. Ancora una volta, il ruolo dei giochi può essere visto anche come un metodo scientifico, anche se il più delle volte i docenti non lo fanno in modo informale. La teoria dell’educazione descrive la dinamica dei rapporti a lungo termine tra gli esseri umani. Quando si parla di bullismo si ritiene di aver fornito il resoconto più completo e influente attraverso poche informazioni. I contributi degli studiosi sono stati grandi e sono stati fortemente influenzati dalla etologia  ovvero  lo studio scientifico del comportamento umano confrontato con quello animale, e pone l’accento sulle origini del gioco e le finalità  più profonde  del comportamento.

I bambini sono predisposti a sviluppare la passione del gioco e come il risultato di vari studi ha dimostrato, attraverso il gioco si può sconfiggere anche il bullismo. La psicologia ha studiato le interazioni insegnante e bambino e ha concluso che il gioco infantile e sorridente, può creare meccanismi per incoraggiare gli alunni ad a allegare ad evitare il pericolo; lo sviluppo del rapporto docente e  bambino è un processo complesso che porta sempre più profonde  implicazioni per tutta la vita dello scolaro fino a raggiunge l’età adulta. Quando si prende un caso di bullismo e lo si analizza si sta  formando uno studio sperimentale. Tuttavia, la sperimentazione può dirsi  completa quando la soluzione è stata trovata e la risoluzione avvenuta. Se il docente sta cominciando a diventare più forte di fronte a certe situazioni è pur vero che in questa fase, le vittime rispondono in modo diverso alle persone vicine di quanto non facciano gli estranei.  L’ansia da bullismo  non ha ancora fissato i suoi punti, ma si vedrà nella fase successiva quando gli psicologi incominceranno a costruire i bisogni fondamentali del bambino vittima che deve vivere a riparo e conforto.